I coglioni di mulo, un salume irriverente
I coglioni di mulo, prodotto commercializzato tipicamente nella città di Norcia, hanno le loro origini in un prodotto tipico della zona di Campotosto, in Abruzzo, da cui però si discostano molto. I coglioni di mulo sono un insaccato che, per il suo nome, non passa inosservato, soprattutto agli occhi dei turisti.
Il nome e gli ingredienti, i coglioni di mulo tra mito e realtà
La domanda principale che viene alla mente la prima volta in cui si conoscono i coglioni di mulo è semplice: tra il nome e la realtà esiste un collegamento effettivo? Con quali ingredienti viene preparato questo succulento insaccato?
Il nome, in realtà, trae in inganno. Si tratta infatti di un insaccato prodotto utilizzando un budello di suino ripieno di carne magra di maiale macinata fine e con un lungo pezzo di lardo centrale (lardello). Successivamente, il salume viene legato a una zeppa di faggio con un grosso spago che lo divide in quattro spicchi e lasciato appeso in stagionatura in ambienti umidi per circa quattro mesi.
La storia del prodotto
A cosa si deve, dunque, questo nome così particolare, considerato che la carne utilizzata è di maiale? L’etimologia dei coglioni di mulo non è una trovata turistica, ma un preciso rimando alla storia del luogo. Il mulo, infatti, per secoli ha aiutato le popolazioni della zona nel lavoro pesanti e nei trasporti su vie impervie. La selezione della parte del corpo la si deve alla particolare forma ovale dell’insaccato, dovuta al confezionamento delle carni in un budello cucito ancora a mano e legato a coppie di due in modo da poter essere messi a stagionare a cavallo della zeppa di faggio.
Dalla tradizione un sapore inconfondibile
La tradizione dei coglioni di mulo è dunque molto antica, legata all’abitudine contadina di ammazzare il maiale per il fabbisogno familiare durante il freddo e lungo periodo invernale delle zone montane. Attualmente la sua produzione è molto limitata e questo lo caratterizza come prodotto di nicchia reperibile quasi esclusivamente nella zona di produzione. La particolarità di questo salume è senza dubbio il lardello, che conferisce ai Coglioni di mulo una morbidezza e sapore inconfondibili.
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Alcuni consigli per gustare i coglioni di mulo
I coglioni di mulo, con la loro fetta perfettamente riconoscibile e caratteristica, sono ottimi come salame per ogni occasione, soprattutto negli antipasti o negli aperitivi. Possono essere consumati al naturale, accompagnati da una buona fetta di pane o di crescia, oppure lasciarli a bagno nel vino rosso per un paio di giorni per ammorbidirne la consistenza. E’ d’obbligo il taglio a coltello, preferibilmente in fette un po’ spesse per assaporarne a pieno il gusto avvolgente.
E nella zona di Campotosto in Abruzzo ?
Prodotto tipico della Città di Norcia ?
Carne di mulo ???????????
Ma che cazzo andate scrivendo, ignoranti, informatevi prima di diffondere al pubblico certe falsità.
1) I cosiddetti “Coglioni di Mulo” ovvero La “Mortadella di Campotosto” sono senza alcun ombra di dubbio un prodotto Tipico Abruzzese, nato centinaia di anni fa a Campotosto e dintorni.
2) La Città di Norcia di conseguenza, con tutto il rispetto, è soltanto la Città Tipica per la commercializzazione di tale prodotto, tra l’altro della copia industriale dello stesso, e non dell’originale, essendoci rimasti soltanto 2 e dico 2 produttori ufficiali riconosciuti.
3) CARNE DI MULO ? Qui ci avete proprio cavato.
Guardate che il nomignolo “Coglioni di Mulo” gli è stato affibbiato molto tempo fa dalla popolazione Romana, quando cominciarono a vederle appese a due a due in vendita nei loro mercati, per via della forma che hanno e che appunto si presentano a coppia. Quindi, non vuol dire che son fatti di carne di Mulo per via del nome, dato che vengono realizzati con carne di MAIALE.
CON QUESTE STRONZATE INFORMATE MALE LA GENTE, CHE LEGGE E CI CREDE.
Ciao Francesco, non capiamo il perché di tutta questa foga e questo astio. Le origini abruzzesi dei coglioni di mulo sono chiaramente indicate nell’articolo, che cita proprio Campotosto. Il riferimento alla carne di mulo, come è chiaro nell’introduzione, serve proprio a sottolineare come spesso il nome possa trarre in inganno. Da nessuna parte c’è scritto che i coglioni di mulo sono fatti con carne di mulo. Che si tratti di carne di maiale è chiaramente indicato, così come è spiegato il motivo del nome. A controprova della nostra buona fede, però, abbiamo comunque modificato leggermente l’incipit (la prima riga) dell’articolo per renderlo più chiaro e per fugare ogni dubbio. Un saluto.
Dove cavolo sono i commenti ?
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Ah, dimenticavo.
Sono anche PRESIDIO SLOW FOOD quindi, non riesco a capire come possiate arrogarvene la paternità.
E con questo ho chiuso.
Potrei anche denunciare la vostra pratica illegale.
Se prima di scrivere si imparasse a leggere correttamente forse sarebbe meglio .. visto che ciò che il signor Francesco dice mi sembra evidente che sia stato sognato
Mi spiace leggere alcune inesattezze, mi spiace soprattutto perché chi crea un sito e diffonde notizie dovrebbe prima informarsi bene su quello che si vuole pubblicare e poi magari condividerlo… Alcune cose sono giuste:
1 – sicuramente la mortadella di Campotosto si chiama così per un solo motivo ovvero nasce come “cojoni di mulo” ma di questo nome se ne appropriano i Norcini di Norcia che la spacciano come originale ma non lo è affatto…fatto sta che l’originale deve cambiare nome in Mortadella di Campotosto proprio per salvaguardare la provenienza l’originalità ma sopratutto la tradizione.
2- non è assolutamente un insaccato…il salame è un insaccato la salsiccia è un insaccato…la Mortadella di Campotosto è completamente fatta a mano ed ha 4 passaggi…e assolutamente non può pesare 400gr perché deve entrare in una mano ed è proprio quella che gli conferisce la forma ovoidale.
Cominciamo a dire queste cose e non ad inventare e male informare la gente che ricerca questi prodotti tipici.
Buonasera Remo, le origini abruzzesi sono chiaramente indicate. Per il resto, l’articolo parla dei Coglioni di Mulo prodotti a Norcia, non della Mortadella di Campotosto, quindi è plausibile che alcune indicazioni non le tornino, trattandosi di due prodotti diversi. Un saluto.
E no…non ci provate…basta leggere quello che ho scritto…La Mortadella di Campotosto è l’originale “cojone di mulo” se sono 2 cose diverse che bisogno c’è di scrivere “ha origini in Abruzzo” , scrivete i coglioni di mulo sono fatti a Norcia e hanno origine li ma mi rendo conto sia difficile perché notizia falsa. Ripeto scrivete le cose per come stanno.. i coglioni di mulo di Norcia sono una pessima imitazione dei Cojoni di Mulo (mortadella di Campotosto) stop.
Appunto, Remo, nell’articolo scriviamo che i coglioni di mulo che oggi si fanno a Norcia sono “parenti” (hanno origini) di quelli abruzzesi. Non abbiamo scritto da nessuna parte che sono identici o che sono più antichi. Una volta segnalate le origini, ci siamo limitati a parlare di questa specifica tipologia di prodotti così come viene fatta a Norcia. Detto questo, ci dispiace che lei consideri queste informazioni fuorvianti e lesive per la mortadella di Campotosto. Ci riserviamo di verificare ulteriormente l’articolo e magari di modificarlo, in modo da fugare ogni dubbio. Grazie mille per le sue osservazioni, se magari fossero state espresse con meno astio (immotivato) sarebbe stato meglio, ma non fa nulla.
Scusate ma volete farmi passare per fesso? Nessun astio nei vostri confronti, ma mi sembra mi stiate prendendo in giro e come a me a chiunque legga questo articolo.
I coglioni di mulo, prodotto commercializzato tipicamente nella città di Norcia, fondano la propria origine nel consumo di insaccati nella zona di Campotosto, in Abruzzo. Un insaccato che, per il suo nome, non passa inosservato, soprattutto agli occhi dei turisti. Questa è la vostra presentazione, come faccio a non capire che La mortadella di Campotosto sia una cosa e i vostri coglioni di mulo ne siano un’altra??? Forse andrebbe specificato che sono 2 cose ben distinte, già il fatto che sottolineate che il prodotto è insaccato è una delle più grosse eresie proprio perché la particolarità è quella di essere fatte completamente a mano, gli uomini le facevano e le donne gli cucivano il budello. Spero di essere stato utile nei commenti e spero possiate modificare l’articolo in modo da essere più chiari grazie e buona serata
Non abbiamo nessuna intenzione di prenderci gioco di te Remo, non è proprio nel nostro stile. Per venire incontro alle tue obiezioni, abbiamo introdotto una piccola modifica all’articolo. Speriamo sia ora chiaro. A presto.